giovedì 22 aprile 2010

Cosa fare con il modello cud

Per alcuni, il modello Cud fotografa esattamente la situazione fiscale dell’anno precedente. Si tratta di quelle persone che non hanno altri redditi oltre a quelli segnalati sul modello Cud e nemmeno oneri deducibili o detraibili.

Per questi non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico), ma unicamente esprimere l’eventuale scelta per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille sulla scheda allegata al modello Cud (scelta comunque non obbligatoria).

Il Cud e l’eventuale scheda per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille vanno presentati in azienda (solo se fornisce tale servizio) entro il 30 aprile, oppure presso il Caf o un professionista abilitato entro il 31 maggio.

Questo adempimento esaurisce l’obbligo di dichiarazione dei redditi.

Al contrario, la maggior parte dei lavoratori e pensionati possiede altri redditi o altri oneri deducibili e detraibili oltre a quelli indicati sul modello Cud.

Chi si trova in questa situazione deve compilare la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico) (vedi) indicando anche tutti i dati fiscali che non sono contenuti nel modello Cud.

Per leggere tutti gli articoli sul modello Cud clicca sul tag Cud qui sotto.

Come si legge il cud

La lettura del modello Cud è complicata perché contiene molte informazioni relative a casi del tutto particolari.

Tuttavia il concetto di base del modello è molto semplice:

- il primo quadro del modello Cud (parte A) è dedicato ai dati anagrafici

- nel secondo quadro del modello Cud (parte B) si riepilogano le trattenute fiscali effettuate al lavoratore o pensionato durante l’anno precedente sulla busta paga o sulla pensione. Le trattenute sono effettuate dal datore di lavoro o ente pensionistico per pagare l’imposta Irpef, sia a livello nazionale sia le addizionali all’imposta Irpef a favore di regione e comune di residenza. Per il calcolo delle trattenute fiscali si tiene conto anche delle detrazioni d'imposta Irpef riconosciute durante l'anno, sia per il tipo di reddito (da lavoro dipendente o da pensione), sia per la presenza di familiari a carico. In questo quadro si possono anche leggere i dati relativi al Tfr accantonato in azienda o destinato alla previdenza complementare

- nel terzo quadro del modello Cud (parte C) i lavoratori possono trovare riassunte le trattenute contributive effettuate durante l’anno per finanziare la pensione Inps o di un altro ente previdenziale (Inpdap o Ipost).

La lettura del modello Cud è complicata dal fatto che le numerose caselle presenti devono tenere conto di tutti i possibili aspetti delle trattenute fiscali e contributive, anche di quelli più particolari.

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Cos’e’ il modello Cud

Il modello Cud è una certificazione che riepiloga le trattenute fiscali (imposta Irpef) ed i contributi previdenziali (Inps, Inpdap o Ipost) pagati durante l’anno precedente dai lavoratori dipendenti ed assimilati (collaboratori, tirocinanti ecc.) e dai pensionati.

Il modello Cud viene consegnato ai dipendenti dal datore di lavoro entro il 31 marzo ed ai pensionati dall’ente previdenziale che eroga la pensione.

In caso di rapporti di lavoro che si interrompono durante l’anno, il lavoratore può richiedere il modello Cud all’ex datore di lavoro il quale ha 12 giorni di tempo per consegnarglielo.

In assenza di richiesta da parte del lavoratore, il datore di lavoro consegnerà il modello Cud alla normale scadenza.

Il modello Cud è importante perché costituisce la base per la compilazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico).

Chi riceve il modello Cud deve unirlo al resto della documentazione utile alla predisposizione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico) e presentarlo insieme a questa al professionista abilitato o al Caf di riferimento.

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